I fascisti tradirono l’Italia

È uscito il volume I fascisti tradirono l’Italia, che contiene scritti di Anello Poma ed è stato curato da Italo Poma e Alberto Zola. Il volume è pubblicato dall’editore DeriveApprodi, con il contributo di Istorbive, Aicvas de Anppia.

Il libro nasce dalla testimonianza rilasciata dal comandante Italo, ossia Anello Poma, che prese parte alla guerra civile spagnola nelle fila delle Brigate internazionali, fu internato in Francia e confinato a Ventotene, si distinse come uno dei principali protagonisti della Resistenza in Italia ed è stato interprete autorevole di quel “vento del Nord” che, nel Pci, dovette soccombere al cospetto della ragion di Stato togliattiana. L’anno della testimonianza è il 1996, quando l’allora presidente della Camera Luciano Violante disse che bisognava sforzarsi di capire i ragazzi che si schierarono dalla parte di Salò. Per il comandante Italo fu l’occasione di ricostruire il suo dissenso, che risale al periodo della Resistenza e del dopoguerra. Nella sua indignazione rispetto alle dichiarazioni di Violante, dunque, Poma incarna l’eredità delle vecchie generazioni di comunisti, di antifascisti e di partigiani.
«Se il mio paese è in guerra, in questo caso contro la Germania, e io mi arruolo in una unità militare che combatte al servizio dei tedeschi, io combatto contro il mio paese e quindi io compio un atto di alto tradimento. Non c’è da capire niente. L’unica cosa da fare: o lo fucili, perché ha compiuto atto di alto tradimento, oppure  come si è fatto immediatamente dopo la Liberazione – il governo emana un provvedimento di amnistia e questi vengono perdonati, quindi c’è il perdono, punto e basta. Non c’è da capire niente. Dopodiché la partita è chiusa e l’aprirla è una follia, è un qualcosa che noi non comprendiamo».

Chi fosse interessato al libro, lo può reperire nella sede dell’Istorbive.

Categories: Articoli,Pubblicazioni

Tags: ,

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: