
Sabato 13 dicembre 2025 a Varallo, presso la Biblioteca Civica “Farinone Centa”, alle ore 10.30, sarà presentato il volume a cura di Dina Traversaro e Corrado Mornese: Pregiudizi, rimedi medicali prescientifici, superstizioni e leggende della montagna valsesiana. Antologia di fonti scelte comparate, commentate e illustrate (160 pagine, 140 illustrazioni, € 20.00), pubblicazione dell’Istorbive che inaugura la nuova “Collana di studi sociali”.
Interverranno i curatori, in dialogo con Piera Mazzone, direttore della Biblioteca Civica, ed Enrico Pagano, direttore dell’Istorbive.
L’iniziativa è organizzata dall’Istorbive, in collaborazione con la Biblioteca e l’associazione Centro Libri-Punto d’incontro di Varallo, con il patrocinio della Città di Varallo.
Il volume è un’antologia che ripropone preziose quanto dimenticate fonti originali relative all’immaginario dei montanari valsesiani in epoca premoderna.
A corredo i curatori integrano questi testi con un vasto apparato di approfondimenti, interpretazioni, traduzioni e immagini che contribuiscono a comporre il quadro oggi più completo dell’immaginario arcaico delle genti della montagna valsesiana prima che l’economia di mercato, la diffusione della tecnologia e l’affermarsi del turismo di massa intervenissero a trasformare profondamente quel mondo.
Sono più di 500 le situazioni citate o trattate. Pregiudizi, superstizioni, rimedi medicali, pietre parlanti, leggende e favole meticolosamente raccolte non possono che suscitare oggi stupore e meraviglia. Restando rigorosamente fedeli ai testi originali, si è dato vita ad un’antologia particolare ove quasi ogni singolo concetto è spiegato o approfondito, rendendo il volume adatto sia ad un pubblico vasto, sia alle scuole che ne vorranno fare strumento per scandagliare l’affascinante e spesso sorprendente passato spirituale e culturale di quelle genti.
L’arcaico caleidoscopio spirituale di un tempo che fu reca in sé motivi di riflessione illuminanti e straordinariamente utili per comprendere quel passato che tenacemente ha resistito alla modernità, le cui profonde tracce non devono andare perdute.


