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I figli del lavoro

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I figli del lavoro. L’associazionismo nel Vercellese, Biellese e Valsesia 1870-1945. Gli “opuscoli minori” della Biblioteca nazionale centrale di Firenze

a cura di Fabrizio Dolci, 2004, pp. 52, edizione fuori commercio.

Il volume presenta un repertorio dei “materiali minori”, ossia opuscoli di poche pagine, relativi all’attività di enti, organismi e associazioni del Vercellese, Biellese e Valsesia, nell’arco di tempo che va dal 1870 al 1945, conservati della Biblioteca nazionale centrale di Firenze.

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Descrizione

La Biblioteca nazionale centrale di Firenze costituisce un punto di riferimento pressoché obbligato per chiunque debba compiere studi o ricerche per quanto attiene ai problemi connessi alla produzione editoriale e tipografica italiana contemporanea, data la ricchezza della documentazione ivi raccolta. Parimenti conosciute sono le sue collezioni e i fondi più importanti, in quanto ampiamente pubblicizzati, sia nei cataloghi della Biblioteca stessa sia in repertori e cataloghi a stampa.
Non altrettanto ben conosciuta, anche perché il materiale documentario non viene di norma descritto nei cataloghi, è invece una importantissima raccolta di documenti, la cui entità è valutabile nell’ordine delle centinaia di migliaia di “pezzi”, che va sotto il nome di “Gruppi” o “Pubblicazioni minori”.
In questo volume si fa dunque riferimento, a proposito di “materiale minore”, a documenti a stampa, legati ad aspetti pratici, in senso largo amministrativi, dell’attività di enti, organismi e associazioni di cui sono emanazione diretta, e che si configurano, sul piano del contenuto, in statuti, regolamenti, elenchi, capitolati, resoconti morali e finanziari, ecc., e, su quello formale, in opuscoli di poche pagine. Il periodo considerato parte dal 1870, anno in cui venne conferito alla Biblioteca il deposito obbligatorio di ogni stampato prodotto nel regno, e termina col 1945, data che segna lo spartiacque fra l’Italia monarchica e l’Italia che sarà presto repubblicana ed è assieme significativa della fine di un’epoca “documentaria” caratterizzata proprio dalla grande quantità di pubblicazioni consimili che si produssero, dopodiché la loro presenza sarà drasticamente ridotta.
Il materiale si presenta piuttosto omogeneo, di conseguenza la scheda bibliografica è stata redatta seguendo un criterio di “short description”, e consta dei seguenti elementi: intestazione (costituita dalla denominazione dell’ente così come essa figura sul frontespizio della pubblicazione), titolo, luogo di stampa, tipografia, anno di stampa, sigla di collocazione.
Questo repertorio consta di 1.325 schede ed è organizzato in dieci sezioni: mutualità e previdenza; cooperazione (credito, consumo, produzione e lavoro); credito e assicurazioni (esclusa la cooperazione); industria, commercio e servizi; agricoltura e allevamento; assetto del territorio (consorzi di bonifica, stradali, ecc.); beneficenza ed opere pie; sanità; movimenti e partiti (compreso il Pnf ed organizzazioni derivate), organismi ideologici, associazioni d’arma; scuole, organismi culturali, artistici, ricreativi, sportivi.

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52

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