“Ogni strumento è pane”

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“Ogni strumento è pane”. L’emigrazione dei valsesiani nell’Ottocento. Atti del convegno

a cura di Gladys Motta, in collaborazione con la Società valsesiana di cultura, 1989, pp. 276

L’importanza economica, sociale e culturale dell’emigrazione nella storia della Valsesia è alla base del lavoro di ricerca che Istituto e Società valsesiana di cultura hanno avviato allo scopo di conoscere in modo più attento e approfondito non soltanto le dinamiche che caratterizzarono il flusso migratorio in quanto tale, ma anche le sue conseguenze sulla vita della valle.
Un primo momento di confronto pubblico sulle varie tematiche è stato il convegno svoltosi a Varallo nel marzo 1988, di cui si propongono gli atti.

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A partire da relazioni di carattere generale, il volume offre approfondimenti sui vari tipi di fonti utilizzabili per lo studio dell’emigrazione valsesiana e su alcuni aspetti specifici del fenomeno stesso.
Elemento a pieno titolo della storia nazionale e internazionale, l’emigrazione dalla Valsesia, che si colloca, pur con le sue peculiarità, nel più ampio contesto dell’emigrazione dall’arco alpino, evidenzia questa sua dimensione storica anche e proprio nell’incrocio con il legame che ancora oggi la unisce alla tradizione e alla memoria collettiva della Valsesia: un legame che conferisce complessità e vitalità insieme ai temi proposti in un importante contributo alla conoscenza della storia locale.

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276

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