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“E sulla terra faremo libertà”

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“E sulla terra faremo libertà”. Piccola storia in musica dell’immaginario partigiano tra Resistenza, dopoguerra, anni sessanta ed oltre

a cura di Alberto Lovatto, 1999, pp. 64

Con cd allegato

Testi e musica dello spettacolo allestito in occasione del convegno “Canzoni e Resistenza” (Biella, 16-17 ottobre 1998).

Esaurito

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Descrizione

Cantare la Resistenza. Le canzoni prodotte ed eseguite durante il periodo partigiano entrano nello spettacolo attraverso l’esperienza e la storia, forse unica, della emittente partigiana Radio Libertà, attiva nel Biellese nell’inverno 1944-45.
La Resistenza degli ebrei nei ghetti della Polonia. Attraverso una scelta di brani suggerita allo spettacolo da Roberto Leydi, il Triu Purushka, gruppo bolognese specializzato nella esecuzione di musica klezmer e di canzoni yiddish, ci propone l’immagine di un ebreo che, contrariamente a quanto siamo portati a pensare, non ha accettato passivamente gli eventi e si è ribellato imbracciando il fucile.
Il dopoguerra. Nello spettacolo Fausto Amodei ha cantato e raccontato le canzoni del gruppo Cantacronache: musicisti, ricercatori e scrittori che dedicano alcune loro canzoni alla esperienza partigiana e, più ancora, al senso che la memoria di quel periodo viene assumendo nel dopoguerra.
Gli anni sessanta. Per raccontare questa fase importante della storia italiana sono state scelte due canzoni “simbolo’’ di quegli anni: “Per i morti di Reggio Emilia” di Fausto Amodei e “Contessa’’ di Paolo Pietrangeli.
Il Nuovo canzoniere italiano. Proprio in quel decennio, nella prima parte in particolare, inizia la sua attività il gruppo del Nuovo canzoniere italiano. Alla Resistenza in particolare il gruppo milanese ha dedicato spettacoli importanti come “Pietà l’è morta” e “Bella ciao”, pubblicazioni come “I canti della Resistenza italiana” di Romano e Salza ed i dischi che a quella esperienza editoriale sono seguiti, editi da I dischi del sole, i libretti del “Canzoniere della protesta”.
Dagli anni settanta… arrivando ad oggi. Nel 1995 il Consorzio dei produttori indipendenti traduce in un ed ed in un video una esperienza di ripresa delle canzoni resistenziali da parte di una serie di gruppi “impegnati’’ del panorama musicale recente. Nello spettacolo, tutto questo è evocato dalla esecuzione degli In The Kitchen, gruppo valsesiano di folk rock irlandese che non disdegna di cercare materiali e spunti anche nella tradizione locale e piemontese.

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64

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